Lui è Manlio Castagna da Salerno, classe 1974, sceneggiatore, regista,
critico cinematografico e scrittore di spicco della narrativa per ragazzi
italiana a partire dall’esordio con la saga di Petrademone, autore
peraltro de La notte delle Malombre e regista del
docufilm Il viaggio degli eroi, con Marco Giallini. In Dedalo
& Dharma. Fuga dal Cinema Kazan Castagna ha condensato tutto il
suo amore per il la settima arte, creando una storia multitasking che parte da
un cadente vecchio cinema di provincia dove capita qualcosa di incredibile
sulla falsa riga del mitico La rosa purpurea
del Cairo di Woody Allen: un personaggio di un film esce dallo schermo ed
approda al mondo reale. La miccia d’innesco della trama sta tutta qui e lo
strano caso si verifica in quel di Folgheri, ridente cittadina marina che si vivacizza
d’estate ma resta di una noia mortale tutto l’anno. È qui che vive Dedalo, che
ha una grande passione per il cinema ed è appena stato mollato dalla ragazza
dopo ben cinque giorni di fidanzamento. Per aiutarlo a dimenticare arriva nel
cadente cinema Kazan arriva il film del momento, The Rindwalker, un horror
scifi stile Alien in cui una
creatura aliena approda sul nostro pianeta per mietere vittime a profusione. Il
problema è al minuto sette del film appare sullo schermo il personaggio di
Dharma e Dedalo se ne innamora a prima vista, al punto che continua ad
ammirarla in tutte le repliche successive nonostante il personaggio non sia
destinato a fare una bella fine. E una fatidica sera accade l’impossibile:
Dharma supera lo schermo ed entra nel mondo reale, per la gioia di uno
stupefatto Dedalo. Purtroppo l’ha inseguita anche il Rindwalker, che potrebbe
fare una strage, e la presenza di Dharma minaccia l’esistenza stessa dell’attrice
che ha dato vita al suo personaggio nel film, Mia Miller. Sarà il buon Elia, il
misterioso gestore del Kazan, a svelare ai due ragazzi che Dharma è una
cosiddetta escapee e che è
assolutamente necessario che ritorni nel suo film. Per riuscirci i due
protagonisti dovranno trovare i varchi giusti nel multiverso cinematografico
cercando di stare attenti ai custodi che proteggono ogni pellicola dall’ingresso
di intrusi indesiderati: saranno accompagnati nell’avventura dagli impagabili
fratelli Crisa e Lelio, e per rimettere le cose a posto dovranno saltare da un film
all’altro, talvolta finendo nel titolo sbagliato. Dedalo & Dharma. Fuga dal Cinema Kazan è una vera dichiarazione
d’amore per il cinema e ci porta a spasso tra generi molto diversi ma sempre
ricostruiti con sapienza descrittiva e tramite un corredo di splendide locandine
realizzate da Kalina Muhova che amplificano il multiverso di celluloide che
Castagna ha inventato per i suoi lettori. Per certi versi si tratta anche di un’avventurosa
storia di formazione, di una struggente storia d’amore e di bella storia d’amicizia,
il tutto centrifugato e shakerato con tinte fantastiche ed orrorifiche.
Insomma, il romanzo si fa leggere dalla prima all’ultima pagina, aspettando la
vera conclusione che l’autore si permette di dilatare ad arte. Chi ha
apprezzato La straordinaria invenzione
di Hugo Cabret di Brian Selznick farà meglio a mettersi alla prova anche
con l’ultima fatica di Manlio Castagna. Da non perdere.
Manlio Castagna, Dedalo & Dharma. Fuga dal Cinema Kazan,
Milano, Mondadori, 2023; pp. 364
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