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sabato 19 febbraio 2022

LA PIRAMIDE DI BABEL: UN GIALLO TRA SOCIAL E BANCHI DI SCUOLA

Autore di racconti e romanzi noir, Alessandro Bertelli con La piramide di Babel ha realizzato un originale esempio di giallo d’ambientazione scolastica, dato che a tutti gli effetti questo romanzo breve racconta una storia basata sulla scomparsa della professoressa Belotti, la classica (tremenda) docente di Matematica e del rapporto che in questa situazione si crea con una delle sue vittime preferite, Federico Villani, uno studente che con l’algebra e i piani cartesiani proprio non riesce ad andare d’accordo. Per il buon Federico tutto comincia con la classica giornata nera dove, in ossequio alla celebre Legge di Murphy, «se qualcosa può andare storto, lo farà»: in effetti il quattro rimediato nella verifica di algebra dal protagonista provoca l’immancabile punizione di marca tecnologica da parte della di lui madre, consistente nella requisizione di ipad e smartphone con aggiunta di divieto di uscite con gli amici, compresa la mitica festa di Mattia di sabato prossimo. Federico riesce comunque ad aggirare la ‘pena’ cercando di contattare gli amici via social col computer (incustodito) del padre ed è allora che riceve una strana richiesta di amicizia dal misterioso Babel, a cui sul momento non dà neanche troppa importanza… A nulla servono gli sforzi del ragazzo per farsi interrogare dalla terribile Belotti per migliorare la situazione, anzi, tra i due nasce un diverbio che spedisce Federico direttamente davanti al preside… Da qui la storia si fa strana per l’inspiegabile scomparsa della professoressa, che sconcerta la propria famiglia e la scuola sparendo letteralmente nel nulla: proprio Federico riceverà dall’imperscrutabile Babel la notizia che la docente è finita in una non meglio specificata piramide e, subito dopo, le credenziali per collegarsi con lei tramite il programma ScreamDream. Peccato che ScreamDream sia una leggenda metropolitana… E in ogni caso Federico è atteso da una missione apparentemente impossibile: imparare a comunicare con la sua nemica dichiarata. Riuscirà a fare la cosa giusta e rimettere a posto le cose? Dovremo scoprirlo in uno sviluppo ricco di colpi di scena e di punti interrogativi, ovviamente.  Ne viene fuori una bella storia che, nonostante l’effettiva brevità, tratteggia un bello spaccato di una scuola superiore dei nostri giorni allestendo una variegata galleria di personaggi: l’amico che sparisce davanti alle prime difficoltà, l’immancabile primo della classe, la ragazza bella e irraggiungibile, e un pugno di adulti (genitori e prof) con cui l’adolescente protagonista non riesce a comunicare per davvero. È La piramide di Babel, e il consiglio è di gustarsi questo breve romanzo giallo centellinandolo pagina per pagina…

Alessandro Berselli, La piramide di Babel, Torino, Loescher, 2015; pp. 112

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