Senza
dubbio Assassinio sull’Orient Express insieme
a Dieci piccoli indiani è uno dei
gialli a orologeria che hanno fatto la fortuna della signora del brivido,
Agatha Christie (1890-1976), celebre scrittrice e drammaturga britannica
diventata un vero e proprio mito letterario grazie a due personaggi seriali del
calibro di Miss Marple e del detective Hercule
Poirot. Assassinio sull’Orient Express prende
avvio alle cinque del mattino nella stazione di Aleppo, in Siria, dove il noto
investigatore belga ha appena risolto un caso importante su richiesta del
governo francese: Poirot è diretto verso Istanbul, dove ha intenzione di
passare qualche giorno da turista – tra parentesi la Christie scrisse il romanzo
proprio qui, nella stanza 441 dell’Hotel Pera Palais – ma un telegramma lo
costringe a ripartire subito alla volta di Londra. Il detective cerca di prenotare un posto su un vagone letto dell’Orient
Express, ma nonostante nella stagione invernale i viaggiatori siano sempre
pochi, scopre che stranamente non ci sono posti disponibili, riuscendo comunque
a trovarne uno grazie all’amico Monsieur Bouc, direttore della compagnia
ferroviaria. Nel vagone ristorante il protagonista conosce un ricco
imprenditore americano, Ratchett, che tenta di ingaggiarlo perché teme d’essere
ucciso, ma Poirot rifiuta perché a pelle non gli va a genio. La notte successiva
il treno resta bloccato da una tormenta di neve e l’indomani viene scoperto
proprio il cadavere di Ratchett, assassinato con dodici pugnalate. Poirot, su
richiesta dell’amico Bouc, accetta di indagare: prima perquisisce lo
scompartimento della vittima trovando una serie di indizi apparentemente
insignificanti, quindi inizia ad interrogare tutti i sospettati che viaggiano
sull’Orient Express. Da qui Poirot comincerà a dipanare una complessa matassa
di interconnessioni umane per arrivare all’immancabile soluzione dell’intricatissimo
caso, peraltro ispirato alla tragica vicenda di cronaca nera che colpì il
celebre aviatore americano Charles Lindbergh all’inizio degli anni Trenta. Assassinio sull’Orient Express è un implacabile
meccanismo narrativo in cui la Christie ha sublimato tutte le convenzioni del
genere giallo: un ambiente chiuso come un leggendario treno bloccato dalla neve
in mezzo al nulla, un crimine apparentemente insolubile, una serie di indizi che
non sembrano portare da nessuna parte, un gruppo di sospettati a prima vista
senza niente in comune. Voilà, il
delitto è servito, e il lettore sfidato ad aguzzare l’ingegno per risolvere il
mistero o scoprirlo pagina dopo pagina in un crescendo di suspense. Un grande classico.
Agatha Christie, Assassinio sull’Orient
Express, Milano, Mondadori, 1987; pp. 191