Questa
raccolta uscì nel lontano 1968 e, a differenza delle precedenti pubblicate fino
a quel momento da Dino Buzzati (1906-1972), non comprendeva inediti ma soltanto
racconti già pubblicati in altre raccolte. Il grandissimo narratore originario
di Belluno aveva selezionato e ordinato trentuno racconti “nella speranza di
far conoscere il meglio”, per sua stessa ammissione, della sua sterminata
produzione: in pratica si era proposto di creare una sorta di best of delle migliori storie del suo
repertorio narrativo privilegiato, quello della narrativa breve, a cui Buzzati
si è dedicato per tutta la vita. In particolare racconti selezionati sono stati
tratti dalle raccolte I sette messaggeri,
Paura alla Scala, Il crollo della Baliverna, In quel preciso momento, Sessanta racconti e Il colombre. In pratica si tratta dell’itinerario
perfetto per addentrarsi nel misterioso e talvolta indecifrabile universo
buzzatiano, con una serie strepitosa di storie altamente simboliche, inquietanti,
di afflato fantastico e spesso altamente simboliche. E poi Buzzati sapeva come
costruire la suspense di un racconto
e conquistare il lettore dalle prime righe per poi incantarlo in progressione e
fulminarlo con un finale di grande impatto, come succede ad esempio in un
racconto (Il mantello) sullo strano
ritorno a casa del figlio partito anni prima per la guerra e tornato per una
breve visita alla famiglia con un angosciante mantello addosso che non vuole assolutamente
togliersi. L’autore talvolta ci conquista con una storia inquietante e col non
detto ma suggerito, come avviene ne I
topi, oppure ci avvince con storie di grande impatto simbolico come I sette messaggi, che apre la raccolta,
e Il colombre. D’obbligo segnalare
infine il racconto forse più notevole dell’opera buzzatiana, una gemma del
genere fantastico e dintorni intitolata La
giacca stregata. Un’antologia semplicemente unica, insomma.
Dino Buzzati, La boutique del mistero, Milano, Mondadori, 2009; pp. 238