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domenica 19 gennaio 2025

RICORDAMI DI MERCOLEDÌ DI JERRY SPINELLI

Senza dubbio Jerry Spinelli è uno degli autori di libri di narrativa per ragazzi più prolifici degli Stati Uniti da diversi decenni: classe 1941, lo scrittore originario della Pennsylvania all’inizio della sua lunga carriera ha scritto romanzi per adulti ma ben presto si è reso conto che il suo pubblico di riferimento sono bambini e adolescenti, ai quali ha dedicato piccoli capolavori come La schiappa, Crash, Stargirl e Misha corre. Al centro del suo ultimo romanzo Ricordami di mercoledì figura una particolarissima tradizione che riguarda tutti gli studenti di terza media della cittadina di Amber Springs, Pennsylvania, che ricorre ogni secondo mercoledì di giugno: ogni alunno riceve infatti una camicia nera e la tessera anagrafica di uno dei cosiddetti “spiaccichi”, ovvero di un adolescente morto in un incidente stradale che ha causato con un comportamento imprudente o sconsiderato. Una volta indossata la camicia nera, ogni studente per convenzione sparisce e nessuno lo vede né lo considera più per tutta la giornata, come se fossero i ragazzi deceduti a cui sono stati associati. È il “mercoledì dei morti” e in teoria sarebbe una ricorrenza per indurre i ragazzini a non ripetere gli errori che sono costati la vita a chi li ha preceduti, ma in realtà quasi tutti la vivono come una giornata speciale di libertà assoluta in cui possono combinare impunemente ogni scherzo o idiozia la loro mente possa immaginare, dato che gli adulti fingono di non vederli. Ed essendo uno studente di terza media,  il timidissimo Robbie Tarnauer, Bruco per gli amici, aspetta a gloria questo giorno per vedere cosa combineranno le teste calde della sua scuola, e anche perché all’ora di pranzo è in programma una rissa tra due compagni che si odiano dall’asilo e finalmente faranno a botte come desiderano da sempre. Bruco ha un soprannome che descrive perfettamente la sua indole schiva ed il suo entusiasmarsi per interposta persona, infatti si accontenta di vivere della luce riflessa del suo migliore amico Eddie, che è il ragazzo più popolare e trascinante della scuola. Tutto cambia però quando Bruco si vede assegnare la tessera di Becca Finch, morta per uno sfortunato incidente causato dalla neve: un attimo dopo infatti il piccolo protagonista comincia a parlare con la “fanciulla spettrale” che la sorte ha associato a lui, rendendosi subito conto che è l’unico a percepirla. I due tra l’altro sono diversissimi: Bruco è schivo in modo imbarazzante, mentre Becca è (o, meglio, era) vivace ed estroversa. All’inizio la ragazza non capisce a cosa sia dovuto il suo momentaneo ritorno sulla Terra, poi comprende che la sua missione è far crescere il suo nuovo amico, così i due cominciano a familiarizzare ricostruendo la sfortunata catena di circostanze che ha portato Becca a morire. Nel frattempo nasce un’amicizia indimenticabile e Bruco inizia a scoprire il mondo, conoscersi meglio e credere in se stesso. Ricordami di mercoledì è un piccolo romanzo di formazione che racconta l’indimenticabile giorno che unisce un adolescente in fieri con una ragazza che non ce l’ha fatta cambiando per sempre il mondo del primo. Jerry Spinelli si conferma un delicato narratore di storie struggenti in grado di lasciare un segno profondo nei lettori, stavolta con una vicenda che miscela le difficoltà della crescita, la memoria e la morte. Assolutamente da provare.

Jerry Spinelli, Ricordami di mercoledì, Milano, Mondadori, 2023; pp. 235

sabato 21 gennaio 2023

LA SCHIAPPA: UN PICCOLO GRANDE ROMANZO DI JERRY SPINELLI

Nella sua lunga carriera lo scrittore americano Jerry Spinelli, classe 1941, ha scritto numerosi romanzi per ragazzi – da Guerre in famiglia a Crash, da Una casa per Jeffrey Magee a Stargirl (entrambi poi finiti sul grande schermo) – ma La schiappa è forse il suo libro con più cuore in assoluto, tutto giocato su un protagonista con cui è impossibile non empatizzare. L’autore ce lo fa conoscere da bambino ed è magia fin da subito: si chiama Donald Zinkoff (che suona come un nome da sfigato in tutte le lingue) e sembra l’apoteosi stessa della goffaggine, ma è anche animato da un’abbagliante energia positiva che non lo fa fermare davanti a nulla e si entusiasma per tutto ciò che la vita gli propone, perfino per la scuola. Purtroppo, l’unico talento di cui il buon Donald sembra dotato è di risultare un pasticcione in ogni campo: a scuola non se la cava granché bene (ha una grafia improbabile e ride a ripetizione), nello sport è praticamente un disastro in ogni disciplina possibile, si veste male e ha un debole per i cappelli da giraffa, insomma è praticamente il bersaglio ideale di qualunque bullo in circolazione, anche se per fortuna è talmente disarmante nella sua purezza da disinnescare anche il prepotente più scaltrito. La schiappa è propriamente un romanzo di formazione che segue le tappe della crescita del protagonista fino alla prima adolescenza, un ragazzino che impara a correre urlando di gioia nell’isolato intorno a casa, approda con entusiasmo alla scuola elementare suscitando la legittima preoccupazione della signorina Meeks – che subito comprende che Donald potrebbe turbare il suo ultimo anno da maestra prima della pensione –, procede quindi allegramente attraverso le varie classi, entra in una squadra di calcio anche se non vede mai la palla, nella mitica Giornata Campale di fine anno viene inserito nella squadra che vince tutte le gare ma perde la decisiva proprio per colpa sua (meritandogli l’indelebile epiteto di “schiappa”) e finalmente passa alle medie, realizzando di essere diventato… invisibile, almeno finché il destino gli offrirà l’occasione di dimostrare il suo grande cuore a tutta la città. La schiappa è articolato in trenta capitoli che esplorano altrettanti piccoli frammenti esistenziali di questo meraviglioso ragazzino che sta al centro della storia, Donald Zinkoff: ingenuo ma ricco d’umanità, goffissimo ma sempre pronto a provarci con tutto se stesso, sempre disposto a imparare e a lasciarsi sorprendere da qualcosa di nuovo, sempre straordinariamente orgoglioso della sua famiglia ordinaria ma ricca d’amore, e soprattutto positivamente rivolto verso il futuro e nei confronti del prossimo, sempre e comunque. Una bella storia, insomma, e narrata con consumata sagacia da Jerry Spinelli, che strizza l’occhio continuamente al lettore per esaltare l’involontaria eccezionalità del suo protagonista e sa incantarci con una rete di dialoghi essenziali ma efficacissimi. Notevole anche l’alternarsi delle varie ambientazioni nel romanzo: dentro La schiappa sono realisticamente ricostruiti nidi familiari, molteplici squarci di quartiere e mirabili quadri di vita scolastica. Assolutamente da provare.

Jerry Spinelli, La schiappa, Torino, Einaudi, 2014; pp. 186

giovedì 17 novembre 2022

STARGIRL: L'ADOLESCENZA, L'AMORE... E JERRY SPINELLI

S’intitola semplicemente Stargirl ed è uno dei romanzi per ragazzi più apprezzati di un vero maestro del genere, lo scrittore americano Jerry Spinelli, classe 1941, autore anche di Crash, La schiappa e Misha corre. Si tratta propriamente di un romanzo di formazione raccontato dalla prospettiva di Leo Borlock, un ragazzo di Mica, Arizona, che ha una strana passione per le cravatte con i porcospini: è lui che ci racconta la storia in prima persona ed è lui che, quasi senza accorgersene, s’innamora a prima vista di Stargirl Caraway. Tra l’altro non sarebbe nemmeno scontato, perché Stargirl, che ha questo strano nome perché ha deciso di farsi chiamare così, è una tipa non particolarmente attraente ma decisamente strana, tanto da risultare un’eccentrica al cubo in una località tranquilla ma tremendamente conformista come Mica, Arizona, dove tutti i ragazzi si vestono allo stesso modo, parlano degli stessi argomenti, pensano nella stessa identica maniera. Stargirl invece è tutto meno che convenzionale e scontata: si veste con un abbigliamento tra il vintage e l’improbabile, gira per la scuola con un ukulele sulle spalle, come animaletto domestico ha un piccolo roditore (un topolino, insomma) e lo nasconde nello zaino che, neanche a dirlo, è completamente diverso da tutti gli altri zaini dei ragazzi locali. Inoltre Stargirl ben presto inizia una routine curiosa quanto famigerata alla mensa scolastica del suo liceo: dopo aver pranzato, infatti, prende a girovagare per i tavoli fino a trovare uno studente che compie gli anni quel giorno e, immancabilmente, si mette a cantargli buon compleanno accompagnandosi con l’ukulele. In breve la ragazza col suo comportamento istrionico e sopra le righe contagia la scuola in positivo, catturando l’attenzione dei suoi coetanei e, in certo senso, risvegliandoli dal conformistico torpore in cui vegetavano. Lo comprende ben presto anche Leo Borlock, che fa il regista per il programma televisivo “Sedie roventi” insieme al suo amico Kevin (che lo presenta): i due individuano in Stargirl una ‘vittima’ perfetta per mandare alle stelle l’audience del loro show. Da qui in poi le cose sono destinate a complicarsi quando sboccia qualcosa di tenero tra Leo e Stargirl: per una circostanza imprevedibile infatti i ragazzi locali, che prima l’avevano adottata, iniziano a prendere le distanze rispetto all’eccentrica ragazza e di conseguenza anche Leo comincia a sentirsi isolato. Che succederà? Lo scopriremo ovviamente in un pirotecnico finale dove Stargirl lascerà senza fiato una scuola intera alla festa danzante di fine anno, prima di uscire di scena per sempre come un cavaliere solitario… Una gran bella storia, insomma, capace di sviscerare in profondità le relazioni tra adolescenti e il contrasto che nasce quando una personalità emerge dalla massa come una gemma luccicante in mezzo a un mucchio di pietre opache delle stesso colore. Lo sviluppo conclusivo della storia raccontata in Stargirl sviscera la difficoltà della protagonista ad ‘inquadrarsi’ nel resto del gruppo per amore di Leo, che mal sopporta le conseguenze che l’isolamento sociale della ragazza potrebbe portare anche nella sua vita, e nonostante il fatto che Stargirl sia destinata a rimanere indelebilmente impressa nel suo cuore. Il romanzo è già stato efficacemente traslato sul grande schermo ed ha innescato anche l’immancabile sequel, intitolato Per sempre Stargirl. Per un salutare tuffo nell'adolescenza di un personaggio davvero difficile da dimenticare.

Jerry Spinelli, Stargirl, Milano, Mondadori, 2004; pp. 170 

OPEN: LA STORIA DI ANDRE AGASSI

Lui è Andre Agassi da Las Vegas, classe 1970, uno dei talenti più cristallini che abbiano mai giocato su un campo di tennis, uno sportivo ch...