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giovedì 14 marzo 2024

CATTEDRALE DI RAYMOND CARVER

Si tratta di una raccolta di racconti del 1983 del grande Raymond Carver (1938-1988), forse uno degli scrittori americani contemporanei più significativi nella misura della narrativa breve, genere che l’autore considerava insieme alla poesia l’espressione a lui più congeniale per un’incapacità congenita nelle complesse architetture del romanzo. Cattedrale in particolare conta complessivamente dodici racconti in cui la cifra stilistica di Carver si esprime con incredibile efficacia, focalizzandosi sempre su aspetti apparentemente insignificanti della vita di personaggi comuni, ordinari e di solito non troppo interessanti, che l’autore ci descrive per un piccolo segmento delle loro esistenze, spesso senza nemmeno arrivare a un punto fermo e lasciando noi lettori in situazioni indecifrabili e aperte. Il tutto raccontato con dialoghi estremamente realistici che sembrano registrati dal vero. Sono storie di incontri, di contatti, di scambi, di momenti critici, di lutti, di abbandoni, di dipendenze da alcolismo. Il punto più alto, neanche a dirlo, è l’ultimo racconto della raccolta, quello che presta il titolo al libro e forse l’unico in cui s’intravede un risvolto positivo nell’incontro di due personaggi davvero molto diversi: lo scopriamo dalla prospettiva della voce narrante del protagonista, che ha un lavoro insoddisfacente e un programma serale davvero poco accattivante, dato che dovrà accogliere l’ospite non vedente che sua moglie ha invitato a casa loro. In accordo con un’insofferenza palese manifestata già prima dell’arrivo dell’ospite, il protagonista centellina brandelli di giovale conversazione e alla fine accende la televisione per seguire senza troppo interesse un documentario sulle cattedrali francesi. Quando si accorge di essere stato ben poco accogliente col suo ospite, che non può ovviamente vedere il programma, prova a rimediare cercando di descrivere il concetto di cattedrale al suo invitato cieco, che gli propone di fargli capire la faccenda in un modo davvero originale che farà cambiare prospettiva al padrone di casa. Una bella raccolta chiusa da un racconto semplicemente magistrale, nonostante riesca a toccare un’incredibile intensità senza sforzo apparente, in perfetto accordo con lo stile minimalista di Carver, etichetta che allo scrittore americano non sembrava calzante per la sua prova essenziale ma efficacissima. Assolutamente da provare.

Raymond Carver, Cattedrale, Torino, Einaudi, 2020; pp. 229

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