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lunedì 25 gennaio 2021

CORALINE, UNA FIABA DARK DI NEIL GAIMAN

 

È strano che non sia stato Tim Burton a portare sul grande schermo Coraline di Neil Gaiman, perché il romanzo per ragazzi dai risvolti fiabeschi e dark del grande scrittore e giornalista inglese, già sceneggiatore della serie The Sandman, sarebbe stato davvero perfetto per le corde del regista di Edward mani di forbice Big Fish. Gaiman, classe 1960, ha elaborato un’ambientazione ombrosa e perfetta per Coraline, a partire dall’esotico nome della piccola protagonista, nato da un fortunato errore di battitura - con il più comune Caroline, il nome con cui la chiamano molti dei personaggi del libro -. Coraline è la figlia di due scrittori professionali troppo occupati con i rispettivi computer per badare a lei ed appena approdata in una nuova casa, vecchia, cadente e pure un pochino spettrale. Durante una perlustrazione suggeritale dal padre, la ragazzina conta tredici porte che collegano (come deve essere) le stanze a corridoi o ad altri locali, ma c’è anche la quattordicesima, che non va da nessuna parte: dietro nasconde semplicemente un muro di mattoni. Dietro dovrebbe esserci un appartamento vuoto, ma un giorno Coraline oltre quella porta trova un corridoio che porta ad una casa perfettamente identica alla sua, dove vive una madre simile alla sua, ma non proprio uguale, anche perché ha due bottoni luccicanti (ed ambigui) al posto degli occhi ed un atteggiamento infinitamente più disponibile della sua vera madre. Apparentemente docile ed amorevole, l’altra madre chiede a Coraline di restare con lei in cambio della vita più meravigliosa che potrà immaginare, a patto però che acconsenta a farsi cucire due bottoni al posto degli occhi. Ben presto però l’avveduta protagonista si renderà conto d’essere finita nel bel mezzo della tela di un ragno ombroso ed innaturale, ed a quel punto ogni cosa, da bella che era, comincerà a diventare repellente e minacciosa. Coraline intuisce che dovrà togliersi d’impiccio da sola, fatta eccezione per i consigli di uno strano gatto parlante che pare transitare senza problemi di sorta tra i due mondi. Una storia ricca e di suspense ed altamente simbolica sul superamento delle paure infantili, capace di dimostrare (in ossequio all'epigrafe chestertoniana), più che i draghi esistono, che è possibile sconfiggere i draghi. Coraline è un romanzo a tinte fiabesche e al contempo horror che si legge tutto d’un fiato e talvolta mette pure i brividi con tempi narrativi implacabilmente giusti. Impreziosiscono il tutto le scarne ma incisive illustrazioni di Dave McKean. Imperdibile, ha l'unica pecca di finire troppo presto...

Neil Gaiman, Coraline, Milano, Mondadori, 2009; pp. 184


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