Lo scrittore americano Michael Chabon,
classe 1963, è l’autore di psichedeliche delizie narrative come Wonder Boys
o come il monumentale Le avventure di Kavalier e Clay. Con Soluzione
finale si è cimentato nella narrativa per ragazzi scrivendo un piccolo
gioiello di concisione ed intensità: in particolare si tratta di un (riuscito)
omaggio alla tradizione della detective story britannica, con un plot davvero intrigante ambientato
durante il secondo conflitto mondiale. La storia prende avvio nel 1944 nella
verde campagna inglese: ad un vecchio ed energico signore sulla novantina
sembrano interessare più le proprie api che non la guerra che sta infiammando
in Europa, ormai giunta ad un cruciale punto di svolta. L’anziano
apicoltore sembra una versione
incanutita del mitico investigatore Sherlock Holmes, che ricorda in modo
davvero inquietante (anche se tale impressione non è mai confermata
esplicitamente). Al vecchio protagonista in un tranquillo giorno d’estate
capita di incontrare sulla propria strada un bambino molto particolare, Linus
Steinman, al quale la ferocia della Germania nazista a nove anni ha già
strappato la famiglia e sembra aver cancellato anche la favella. Ma, se il
povero Linus è rimasto senza parole, il suo inseparabile compagno di viaggio è
invece un uccello parlante, un loquace pappagallo africano che suole declamare
in continuazione una strana tiritera numerica in tedesco, una misteriosa
litania in merito alla quale si potrebbe pure immaginare trattarsi di un codice
utilizzato dai nazisti o chissà quale strana diavoleria cifrata. Come in ogni
giallo che si rispetti, a un certo punto ci scappa pure il morto ed è allora
che il vecchio protagonista ritorna in azione per risolvere il mistero. Nel
tragitto che conduce il lettore fino allo scioglimento dell’enigma, in ossequio
al titolo Chabon ci offre anche un fulminante squarcio della Shoah. Il
risultato è un piccolo romanzo appassionante fino all’ultima pagina che
conferma appieno il notevole talento di Michael Chabon. Insomma, Soluzione
finale è un delizioso omaggio al leggendario detective di sir Arthur Conan Doyle, che si aggiunge, sebbene in
modalità atipiche, alle tante riprese
holmesiane da La soluzione sette per cento in poi. Da provare.
Michael
Chabon, Soluzione finale, Milano, Rizzoli, 2006; pp. 166