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domenica 28 novembre 2021

IL MISTERO DEGLI STUDI KELLERMAN, UN GIALLO PER RAGAZZI DI KEN FOLLETT

Gallese originario di Cardiff, classe 1949, Ken Follett dalla fine degli anni Settanta con l’uscita del romanzo di spionaggio La cruna dell’ago figura stabilmente ai vertici delle classifiche internazionali di bestseller, ma quando era un giovane scrittore sconosciuto ha pubblicato sotto pseudonimo un paio di libri di narrativa per ragazzi che poi la Mondadori ha pubblicato sull’onda del successo internazionale dell’autore: si tratta del romanzo di fantascienza Il pianeta dei bruchi e di un giallo come Il mistero degli Studi Kellerman, che anticipa in chiave minore il genere privilegiato e molti dei temi ricorrenti della narrativa di Follett. Il protagonista della storia è Mick Williams, un ragazzino che vive in un quartiere popolare di Londra con la mamma in un bilocale senza troppe pretese e che cerca di dare una mano consegnando i giornali a domicilio con la bicicletta nella zona per un edicolante, il signor Thorpe. Un giorno si ritrova come collega Randall Izard, detto Izzie, che si è trasferito nella scuola che anche Mick frequenta, e ben presto i due diventano amici inseparabili. Le cose si complicano quando Mick legge sul giornale che prossimamente gli Studi Kellerman di via del Canale –un grande teatro di posa chiuso da oltre un anno che si trova davanti a casa sua – diventeranno un albergo di lusso: subito dopo il giovane protagonista apprende dalla mamma che purtroppo tutti i fatiscenti palazzi circostanti saranno demoliti per favorire questo progetto immobiliare, infatti tutte le famiglie in affitto nella zona hanno già ricevuto lo sfratto. Nel frattempo Mick segue con entusiasmo le mirabolanti rapine messe a segno dalla Banda Mascherata, un gruppo di criminali che derubano banche mettendosi in fila travestiti da normali clienti. Tutto cambia quando Izzie rivela a Mick che conosce un passaggio segreto per entrare negli Studi Kellerman di nascosto e i due ragazzi per gioco decidono di dare un’occhiatina, incuriositi dal fatto che, anche se dovrebbero essere deserti, un furgone vi entra con sospetta regolarità. I nostri improvvisati eroi decideranno di investigare con la riposta speranza di evitare alla gente di via del Canale di finire sulla strada ma, ovviamente, si ritroveranno loro stessi in mezzo ai guai... Il mistero degli Studi Kellerman è soltanto un piccolo giallo per ragazzi di un centinaio di pagine e rotti, ma Follett racconta la storia con una gradevole verve e riesce con pochi tratti a disegnare anche una convincente galleria di personaggi di contorno. Da provare.

Ken Follett, Il mistero degli Studi Kellerman, Milano, Mondadori, 2012; pp. 109

domenica 27 dicembre 2020

SETTE ABBRACCI E TIENI IL RESTO

Già autore de L'ombelico di Adamo, Stefano Tofani con Sette abbracci e tieni il resto ha scritto un romanzo di formazione per ragazzi di quelli che conquistano fin dalle prime pagine e non ti lasciano più. Il merito in gran parte è del protagonista, un ragazzino di dodici anni che si chiama Ernesto, anche se parecchi lo apostrofano con un soprannome che a lui non piace per niente come Quattrocchi, perché ovviamente porta gli occhiali. Non se la passa granché bene in effetti: zoppica per i postumi di un incidente automobilistico in cui ha perso l'amata nonna, di cui continua a ricordare come un mantra gli insegnamenti di vita, i proverbi e l'affetto. E la sfortuna del ragazzino non è finita qui: Ernesto ha i genitori separati, vive con una madre che spesso rincasa tardi dalle discoteche, e anche il padre non è affatto il massimo. Il protagonista insomma ha un'unica consolazione: sognare di essere considerato un po' da Martina, l'immancabile ragazza più carina della classe che ha ben altri studenti per la testa, purtroppo, ovviamente più grandi di lei. Tutto cambia quando Ernesto viene a conoscenza di un sistema per osservare il suo amore impossibile in modalità discinta, finendo per combinare l'immancabile disastro. D'altra parte non ha neanche un amico in grado di dargli consigli sensati, eccettuando Lucio, che è bloccato su una carrozzina ed ha purtroppo la vocazione del grillo parlante. In un quadro desolante a dir poco però Ernesto intravede l'occasione per coprirsi di gloria e conquistare Martina quando quest'ultima sparisce nel nulla sgomentando l'intero paese. Con un improbabile segugio prestato da un amico albanese di un centro accoglienza, Ernesto cercherà infatti di fare la cosa giusta e ritrovare Martina. Ci riuscirà? E si tratterà davvero di un caso di rapimento come tutti sembrano pensare? La storia al centro di questo delicato romanzo di formazione di Stefano Tofani regala al lettore una realistica ricostruzione della vita di provincia dalla prospettiva di un ragazzino sfortunato che vorrebbe qualcosa di più dalla vita e ragiona a un livello più alto della fauna giovanile che lo circonda e spesso finisce per ferirlo (gratuitamente) a livello emotivo. Da provare, soprattutto per la verve linguistica, che a tratti in effetti stende il lettore.

Stefano Tofani, Sette abbracci e tieni il resto, Milano, Rizzoli, 2019; pp. 222

OPEN: LA STORIA DI ANDRE AGASSI

Lui è Andre Agassi da Las Vegas, classe 1970, uno dei talenti più cristallini che abbiano mai giocato su un campo di tennis, uno sportivo ch...