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lunedì 20 marzo 2023

L’EVOLUZIONE DI CALPURNIA, IL ROMANZO D'ESORDIO DI JACQUELINE KELLY

Il sorprendente romanzo d’esordio della scrittrice americana Jacqueline Kelly s’intitola L’evoluzione di Calpurnia e racconta, rigorosamente in prima persona, un anno di vita dell’undicenne protagonista, Calpurnia Tate, per i familiari Callie Vee, una ragazzina che vive in una variegata famiglia composta, oltre che dai genitori, da un nonno e da sei fratelli maschi, tre anagraficamente più grandi di lei e tre più piccoli. Siamo in una fattoria del Texas nel lontano 1899 e Calpurnia non se la passa granché bene essendo l’unica figlia femmina della famiglia, soprattutto perché i suoi interessi sono piuttosto lontani da ciò che i suoi genitori e la società del suo tempo si aspettano da lei, che sembrerebbe destinata a diventare bravissima a gestire la casa, a cucinare e a cucire, per poi trovarsi un consorte ed occuparsi della famiglia. Al contrario Calpurnia è attratta dalla natura che la circonda, ha uno spiccato spirito di osservazione e una vera vocazione da esploratrice: il primo ad accorgersene è il suo adorato fratello maggiore, Harry, che le affida un taccuino tascabile rilegato in cuoio rosso esortandola ad usarlo per registrare le sue osservazioni scientifiche, perché a suo giudizio Calpurnia è un’autentica naturalista in erba. La giovanissima protagonista neanche sa esattamente il significato della parola “naturalista”, ma è ben decisa ad esserlo comunque per il resto della caldissima estate del 1899, annotando quel che vedrà nel suo taccuino e scoprendo ben presto, proprio per il fatto di avere qualcosa su cui prendere appunti, di essere in grado di vedere particolari mai notati prima… Ma dai primi dettagli nascono anche dubbi di ardua soluzione, come quando Calpurnia si rende conto che nell’ambiente circostante vivono cavallette gialle davvero molto più grandi delle cavallette verdi. Come mai? Appartengono forse a specie diverse? Alla protagonista viene in mente che un certo Darwin ha scritto un libro al riguardo, ma quando riesce a farsi portare nella biblioteca pubblica più vicina una scorbutica bibliotecaria si rifiuta di farglielo consultare con la scusa che si tratta di un testo poco adatto a una signorina. Le cose cambiano quando finalmente Calpurnia trova il coraggio per chiedere aiuto al nonno, scoprendo a sorpresa che da quando si è ritirato dagli affari affidando l’impresa di famiglia al figlio è diventato un rigorosissimo naturalista, infatti ha anche una copia del libro di Darwin, lo conosce in dettaglio ed è in grado di spiegarlo alla curiosissima nipote, che ben presto realizza di non aver praticato abbastanza il membro più interessante della famiglia. Il resto del romanzo alterna avventure vissute dalla protagonista in solitaria a quelle in coppia col dinamico nonno, tra esperimenti di distillazione di superalcolici dalle noci pecan all’individuazione di nuove specie vegetali, entrambe amene attività cui purtroppo si sovrappongono le insopportabili fatiche imposte alla povera Calpurnia dalla madre, ben decisa a far debuttare la figlia in società, a renderla una cuoca sopraffina ed un’infaticabile tessitrice di calzini. Il succo della storia, neanche a dirlo, starà nello scoprire se la piccola protagonista si farà fagocitare dal ruolo che tutti vogliono cucirle addosso o riuscirà a far emergere la sua personalità e il suo sogno esistenziale: noi lettori inizieremo a rendercene conto via via con una piccola citazione da L’origine delle specie di Charles Darwin che fa da premessa ad ogni capitolo del libro. L’evoluzione di Calpurnia è ovviamente un romanzo di formazione e al contempo di avventura nel senso più lato, e ne è protagonista una strepitosa figura di adolescente che sembra un originale cocktail che miscela Tom Sawyer, Pippi Calzelunghe e l’evoluzionismo darwiniano. Un esempio davvero coinvolgente di narrativa per ragazzi ad alto tasso fosforico e capace di innescare riflessioni non banali sulle discriminazioni di genere che fino a un passato non troppo remoto hanno impedito al gentil sesso il sogno di una vita diversa. Assolutamente da non perdere: si comincia a guardare il mondo dagli occhi di Calpurnia e non si può evitare di passare gli ultimi mesi dell’ultimo anno dell’Ottocento in sua compagnia per vedere cosa ha in serbo per lei il nuovo secolo…

Jacqueline Kelly, L’evoluzione di Calpurnia, Milano, Salani, 2011; pp. 287

venerdì 11 dicembre 2020

L'ULTIMA CACCIA: L'ENNESIMO GIOIELLO DI LANSDALE

La storia che racconta L’ultima caccia parte nel 1933, nel periodo più cupo della Grande Depressione, e la scopriamo attraverso gli occhi di un quindicenne, Richard Dale, che vive con la sua famiglia in una casa persa in mezzo ai boschi del Texas rurale, ama leggere qualunque cosa e, anche se non ne è pienamente cosciente, sogna di fare lo scrittore. L’avventura che segna la fine della sua adolescenza arriva mentre il padre è fuori per affari e la madre è ormai alla fine di una gravidanza: nell’appezzamento che la famiglia di Richard coltiva con grande fatica per tirare avanti con i prodotti della terra in questo momento così difficile arriva un animale quasi leggendario, il vecchio Satana, un cinghiale che fa parlare di sé da anni e sempre in termini fortemente negativi. C’è chi dice che in questa bestia selvaggia ed astutissima alberghi lo spirito di uno sciamano indiano, se non addirittura il diavolo stesso: Richard all’inizio cerca di limitare i danni al campo coltivato dalla famiglia, ma non può tirarsi indietro quando il perfido cinghiale infierisce sul suo fedele cane arrivando anche a minacciare la madre e il fratellino in arrivo. Essendo l’unico uomo di casa disponibile, il ragazzo non può sfuggire alle sue responsabilità e decide di dare la caccia all’infernale cinghiale, rischiando di rimetterci la pelle. L’esperienza, neanche a dirlo, cambierà la sua vita per sempre… Una gran bella storia, per la quale Lansdale ha preso spunto dalle notizie della sua famiglia, che era appunto originaria del Texas (anche suo padre, peraltro, occasionalmente faceva il lottatore). Lo scenario storico della Grande Depressione ricorre anche in altri romanzi di Lansdale come In fondo alla palude (che da L’ultima caccia riprende anche alcuni personaggi che all’autore piacevano troppo), Tramonto e polvere, Cielo di sabbia e Acqua buia. L’ultima caccia è un romanzo di formazione che, a prescindere dall’adrenalina dell’avventura centrale, cattura per la particolarità dell’ambientazione nel mezzo della natura e in un tempo difficile, dove comunque il giovane protagonista riuscirà a vivere una sorta di iniziazione alla vita adulta che al tempo stesso gli farà trovare il suo particolare posto nel mondo, che ha a che fare (neanche a dirlo) con l’arte di raccontare storie. Davvero un piccolo gioiello.

Joe Lansdale, L’ultima caccia, Torino, Einaudi, 2018; pp. 121


OPEN: LA STORIA DI ANDRE AGASSI

Lui è Andre Agassi da Las Vegas, classe 1970, uno dei talenti più cristallini che abbiano mai giocato su un campo di tennis, uno sportivo ch...