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martedì 22 giugno 2021

LE OTTO MONTAGNE

È diventato già un cult della narrativa italiana contemporanea Le otto montagne dell’autore milanese Paolo Cognetti, classe 1978, che con questo romanzo ha vinto il premio Strega nel 2017. Si tratta di un romanzo di formazione articolato in tre parti, intitolate rispettivamente Montagna d’infanzia, La casa della riconciliazione e L’inverno di un amico. La storia è raccontata in un’avvolgente prima persona dal protagonista, Pietro, un ragazzo di città figlio di un taciturno chimico e di un’operatrice sanitaria, entrambi provenienti dal Veneto ed entrambi appassionati alpinisti. La comune passione per la montagna è appunto la scintilla che ha fatto scoccare l’amore tra i genitori di Pietro, che si sono addirittura sposati in una chiesetta ai piedi delle Tre Cime di Lavaredo e hanno passato la prima notte di nozze in un rifugio montano. Trasferitisi a Milano, i due durante le ferie estive si spostano puntualmente a Grana, un minuscolo paese valdostano alle pendici del Monte Rosa dove Pietro fin da bambino ha conosciuto Bruno, un coetaneo che, diversamente da lui, d’estate non è vacanza ma deve occuparsi delle bestie di famiglia, dato che i genitori sono allevatori. I due divengono ben presto inseparabili amici… stagionali, ma l’adolescenza li separa: nonostante la madre di Pietro cerchi di aiutare Bruno negli studi, il ragazzo è costretto dalla famiglia ad abbandonare la scuola una volta raggiunta l’età dell’obbligo scolastico. Bruno inizierà a lavorare prima come allevatore, quindi come muratore, mentre Pietro continuerà gli studi a Milano per poi trasferirsi a Torino iniziando a lavorare come documentarista, anche per il rapporto conflittuale col padre. L’amore per la montagna in effetti sembra l’unico insegnamento che il padre ha lasciato a Bruno, col suo modo tormentato di ascendere verso le cime attraverso l’itinerario più scosceso e a passo veloce, per poi esaurire il desiderio di conquistare la cima un secondo dopo esserci arrivato. Alla morte del padre, Pietro, che ha ricevuto in eredità una baita diroccata, ritroverà l’amico di un tempo per ricostruire insieme l’edificio, vivendo un’estate di svolta esistenziale che darà due direzioni precise alle loro vite. Le otto montagne è uno struggente romanzo di formazione che vive sul Leitmotiv della montagna a cui tutti i personaggi finiscono sempre per tornare e che costituisce il crocevia simbolico di tutte le storie umane che Cognetti ha condensato nel suo libro. Oltre alla montagna il romanzo squaderna una manciata di tematiche indimenticabili: la nostalgia della terra natia, la magia dell’infanzia, il rapporto talvolta problematico tra padre e figlio e l’amicizia virile. È uno di quei libri in cui è bello perdersi e in grado di cambiare la percezione esistenziale del lettore.

Paolo Cognetti, Le otto montagne, Torino, Einaudi, 2016; pp. 203

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