L’autore
di Tanto non boccia nessuno è di
Prato, si chiama Viviano Vannucci e alle spalle ha un passato di
educatore di ragazzi diversamente abili e di curatore di laboratori teatrali
per le scuole. Il suo libro è un romanzo di formazione che racconta la storia
del tredicenne Diego, uno studente di terza media che non ha mai avuto particolari
difficoltà scolastiche ed ha sempre studiato normalmente, ma un bel giorno per
un caso fortuito si mette a riflettere sul fatto che in fondo anche i suoi
compagni che di problemi ne hanno causati in serie, anche quelli che non si
esprimono bene, anche quelli che non fanno mai i compiti o dicono un sacco di
frottole, alla fine dell’anno sono stati sempre puntualmente promossi. “Tanto
non boccia nessuno” ha pensato dentro di sé Diego, e così ha deciso di non
darsi più da fare perché tanto la scuola di oggi finisce comunque per
promuovere anche gli scansafatiche e i bulli. Come nel caso del suo compagno
Brando, mentitore seriale in classe per evitare brutti voti o note, implacabile
e crudele nel canzonare i più deboli della classe: saggiamente finora Diego gli
ha sempre girato al largo, ma dopo aver cambiato vita inizia a frequentarlo con
tutto quello che ne può conseguire in negativo, come per esempio perdere l’amicizia
di Larbi, il suo inseparabile compagno di origini straniere (quindi una delle
vittime predilette di Brando). Diego comincia a collezionare brutte figure,
pessimi voti e note disciplinari, ma la situazione sembra precipitare in modo
irreparabile quando arriva addirittura ad insultare una prof (che tra l’altro
stravedeva per lui) beccandosi una sospensione che sembra preludere all’inevitabile
bocciatura. Nel frattempo la storia si complica perché anche Bianca, di cui
Diego ha scoperto di essere innamorato, sembra non considerarlo più da quando lui
ha cominciato ad andare alla deriva. E nemmeno tra le mura di casa le cose vanno
granché bene… Riuscirà il nostro eroe ad invertire la marcia ed approdare alle
superiori? Lo scopriremo in un finale avvincente felicemente sospeso tra il
miraggio di un impossibile happy ending
e l’inevitabile disastro annunciato… Tanto
non boccia nessuno racconta un’ordinaria storia di naufragio scolastico con
conseguente terapia psicologica: fin dall’incipit
infatti la dottoressa Olivia chiede al protagonista di raccontarle in prima
persona la sua storia dopo il grosso guaio in cui si è cacciato trattando male
la prof Benedetti, l’unica che ha sempre cercato di aiutarlo. Il libro infatti
si alterna di continuo tra gli scambi tra Olivia e Diego, e una sorta di lungo
monologo che Diego rivolge alla docente che ha offeso di brutto. Ne viene fuori
un realistico quadro della scuola di oggi, con un variegato consiglio di classe
in cui spiccano una tostissima prof di Inglese e un cattivissimo prof di
Matematica, e la classe di Diego, che sembra propria una delle multietniche
classi italiane di oggi, equamente divisa tra femmine stilose e chiacchierone
da una parte, e maschi col telefonino sempre tra le mani dall’altra con vari
esempi di umanità adolescenziale in mezzo. Da provare.
Viviano Vannucci, Tanto non boccia nessuno, Torino, Einaudi, 2021; pp. 237