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domenica 25 febbraio 2024

DORA PER SETTE, NARRATIVA PER RAGAZZI ON THE ROAD

Lei è Saschia Masini da Firenze, classe 1983, ed ha al suo attivo un convincente esordio come Dadieci, un romanzo di formazione per ragazzi felicemente sospeso a metà tra il giallo e uno spaccato di calcio giovanile. Dora per sette è l’attesa prova seconda – che conferma la vocazione dell’autrice per i titoli “numerici” – dove tutto finisce per andare per il verso giusto nonostante si tratti di un libro piuttosto diverso dal precedente. Stavolta si tratta di un romanzo on the road che verte intorno alla magica alchimia che si crea tra i membri di una famiglia numerosa in cui ogni componente ha una personalità spiccata che talvolta innesca cortocircuiti emotivi con qualche familiare: il collante è ovviamente la Dora del titolo, che è la vecchia e scalcinata Fiat Panorama del 1986 su cui i coniugi Mennonna hanno praticamente allevato i loro tre figli, diversissimi sia sotto il versante anagrafico che caratteriale. I genitori in questione sono Nicola, docente anticapitalista che da sempre sta tentando di elaborare un modello di tassazione inversamente proporzionale all’età, e Karin, laureata in filosofia ma progressivamente convertita a mamma multitasking dopo i primi due figli, incompatibili in modo apparentemente irrimediabile: già, perché il tredicenne Orlando, rugbista non agonistico e introspettivo, pare geneticamente concepito per litigare con la sorella undicenne Amelia, “fogatissima” promessa del salto ippico ad ostacoli e molto esuberante, infatti litigano senza soluzione di continuità dalla mattina alla sera. L’unico punto d’incontro tra i due è la sorellina Berenice, che ha poco più di due anni e che entrambi adorano in modo incondizionato. Ad innescare la dinamica on the road  della storia è una telefonata da parte dell’allenatore di Amelia, l’odioso Riscettini detto Rich, allo scopo di convocare in extremis la ragazzina con la sua amata pony Lady Killer per gareggiare in una prestigiosa competizione in programma a Catania di lì a pochi giorni: un problema non da poco per i Mennonna, dato che risiedono a Milano e che la meta insulare dista svariate centinaia di chilometri da percorrere con la vecchia Dora, carica dei cinque più nonna Bruna e con tanto di trailer equino a traino. Riusciranno ad arrivare in tempo utile per il concorso? Sopravvivranno alla convivenza forzata nell’abitacolo di Dora con tutto quel che ne consegue? Ovviamente lo scopriremo una pagina dopo l’altra in una sarabanda di sorprese, incidenti di percorso e litigi in serie. E alla fine, ça va sans dire, magari Amelia potrebbe perfino imparare qualcosa di nuovo sul senso della competizione fine a se stessa, chissà... Dora per sette è un romanzo per ragazzi che riesce nella non facile impresa di condensare una famiglia che assortisce personalità molto diverse dando dignità ad ogni componente del variegato gruppo familiare con pony da competizione al seguito: con i Mennonna si sorride (spesso), si viaggia, ci si stupisce, si torna alle origini (nell’approdo a Muro Lucano) e talvolta ci si emoziona. Tra parentesi l’autrice sa esattamente di cosa parla quando tratteggia lo spaccato competitivo del mondo dell’equitazione, dato che ha passato l’adolescenza in sella a una cavalla che si chiamava proprio Lady Killer. Assolutamente da provare.

Saschia Masini, Dora per sette, Milano, Piemme, 2023; pp. 236

giovedì 22 dicembre 2022

UN ROMANZO PER RAGAZZI… DADIECI

Diciamo subito che Dadieci è un romanzo per ragazzi che coniuga sport, formazione e buoni sentimenti. L’autrice, Saschia Masini, è fiorentina ed ha tratteggiato un’ambientazione decisamente caratteristica per la storia, che presenta personaggi ben delineati e difficili da dimenticare, oltre a un ritmo davvero pimpante che costringerà il lettore agli straordinari per arrivare ai titoli di coda. Il protagonista è un tredicenne con la passione del pallone che risponde al nome (piuttosto raro, in effetti) di Ardito: neanche a dirlo, il suo sogno è quello di sfondare nel calcio e finire su una figurina Panini ma purtroppo si trova bloccato da una perentoria punizione affibbiatagli dai genitori paleontologi dopo un brutto guaio causato alle vetrate scolastiche… Il povero Ardito dovrà astenersi da allenamenti e partite fino al ritorno dei genitori da una spedizione di ricerca nell’America Latina: l’unico modo per essere perdonato è una missione sulla carta impossibile, dato che consiste nello scrivere un tema su un nonno e meritare un “Dadieci”, la massima valutazione del Prof. Raimondo, docente di Italiano che peraltro non ha mai assegnato un voto simile nella classe di Ardito. La missione è doppiamente impossibile perché richiederebbe, per avere un minimo di speranza di riuscita, un nonno mediamente interessante, mentre l’unico che Ardito ha a disposizione, nonno Marzio, è bloccato da una vita su una carrozzina o a letto, mangia con difficoltà e blatera frasi  col contagocce e in apparenza prive di senso compiuto. Un compito ingrato, insomma, complicato anche dal fatto che il sostituto di Ardito nella squadra del Rapid Ripoli di Bagno a Ripoli, sembra capace di non far avvertire ai compagni la sua assenza. Ma il nostro eroe, spinto anche da sentimenti che non avrebbe creduto possibile provare, scoprirà che nonno Marzio nasconde dentro di sé una storia molto più complessa di quanto il nipote avrebbe mai potuto immaginare, da un’insospettabile passione calcistica a un misterioso (e fantomatico) brillante che forse non è nemmeno mai esistito. Risalendo la corrente del tempo all’incontrario va da sé che il ragazzo troverà più del previsto e forse, oltre a un tema potenzialmente “Dadieci”, anche qualcosa in grado di dare un senso alla sua vita, chissà… Il finale, quando arriva, risulta sorprendente e forse anche un po' buonista ma è anche l’unico possibile. Dadieci racconta una bella storia di formazione arricchita da un sottofondo di realismo e di valori umani, contrappuntata da un buon numero di siparietti divertenti e talvolta irresistibili: il fil rouge costante, neanche a dirlo, è il calcio, ma quello vero e sincero dei campi di provincia, non quello all’insegna dell’apparenza a tutti i costi che al giorno d’oggi regna sovrano in televisione. Assolutamente da provare e adatto a lettori di tutte le età.

Saschia Masini, Dadieci, Casal Monferrato, Piemme, 2020; pp. 287

OPEN: LA STORIA DI ANDRE AGASSI

Lui è Andre Agassi da Las Vegas, classe 1970, uno dei talenti più cristallini che abbiano mai giocato su un campo di tennis, uno sportivo ch...