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sabato 16 ottobre 2021

IL PIANETA DEI BRUCHI... GARANTISCE KEN FOLLETT

L'autore di questo romanzo non ha bisogno di presentazioni, trattandosi di Ken Follett, classe 1949, che in oltre trent'anni ha scritto acclamati bestseller quali La cruna dell'ago, Il codice Rebecca e I pilastri della terra, giusto per citare i più celebri, tutti impeccabili romanzi di spionaggio o gialli a orologeria. Non così Il pianeta dei bruchi, che Follett pubblicò (sotto pseudonimo) nel lontano 1976, il suo unico esempio di romanzo breve per ragazzi insieme a Il mistero degli Studi Kellerman che, però, essendo propriamente un giallo (anche se dalla struttura semplice), presenta vari punti di contatto col resto della produzione “maggiore” dell'autore gallese. Il pianeta dei bruchi invece è uno stranissimo esempio di romanzo di fantascienza per ragazzi e non condivide praticamente niente con le opere più note di Follett, soprattutto a livello stilistico. Non si tratta necessariamente di un difetto, perché la storia al centro di questo romanzo breve, per quanto esile e talvolta di sapore naïve, fila che è una bellezza. Ne sono protagonisti i dinamici gemelli "Fritz" e Helen Price, che stanno passando le vacanze in compagnia di un cugino a cui hanno affibbiato il poco lusinghiero soprannome di Barile per le sue misure generose. La prospettiva dei tre è quella di passare la solita estate noiosa nella pensione di famiglia, ma le cose si vivacizzano assai con l'arrivo a sorpresa di un misterioso parente di cui ignoravano addirittura l'esistenza: si tratta dell'affabile zio Grigorian, che propone loro un'apprezzabile gita nella sua casa nella campagna del Galles. Lo zio ritrovato, però, oltre a degli stranissimi pollici che non sembrano aver nulla di umano, mostrerà di avere ancora più sorprese in serbo per i tre nipoti, rivelandosi ben presto un alieno in missione per conto del governo intergalattico e conducendoli nello spazio sul remoto pianeta dei bruchi per risolvere una questione davvero molto importante. Nonostante l'oggettiva esilità della storia, che sembra quasi una versione spielberghiana di un racconto di Asimov, Il pianeta dei bruchi cattura subito l'attenzione grazie alla simpatia dei protagonisti e la tiene viva fino all'immancabile happy ending. Da provare. 

Ken Follett, Il pianeta dei bruchi, Milano, Mondadori, 2013; pp. 95


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