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domenica 10 marzo 2024

GLI SPORCELLI, L'EDUCAZIONE ALL'INCONTRARIO DI ROALD DAHL

Il grande Roald Dahl (1916-1990) scrisse Gli Sporcelli nel pieno della sua maturità scegliendo come protagonisti una coppia di coniugi in là con gli anni ed estremamente ripugnanti, brutti e anche con una scarsa attenzione all’igiene personale: sono appunto il signore e la signora Sporcelli, e il loro principale interesse sembra essere quello di farsi scherzi a vicenda, peraltro sempre piuttosto pesanti. L’hobby principale del marito consiste nel cacciare in modo davvero scorretto gli uccellini che vivono nei dintorni, spalmando di Colla Nontimolla lo scheletrico albero secco del giardino di casa, per poi catturare agevolmente il mattino dopo gli sventurati pennuti che vi rimarranno appiccicati, destinati poi a finire nel gustoso pasticcio settimanale dei due protagonisti. Il signor Sporcelli è altrettanto inqualificabile con le sue scimmie: infatti si è messo in testa di addestrarle a un numero da circo a suo giudizio incredibile in cui i poveri animali dovranno fare una serie di azioni rigorosamente a testa in giù e quindi li costringe ad un insopportabile allenamento rovesciato che fa andar loro il sangue alla testa. Sarà un provvidenziale uccello esotico a liberare le scimmie dalla gabbia, che in seguito metteranno in atto una vendetta giusta quanto surreale a danno dei padroni. Gli Sporcelli è un piccolo romanzo illustrato decisamente esilarante e dotato di un forte messaggio interno sulla maleducazione, sulla mancanza di rispetto e sulla bruttezza interiore, che finiscono immancabilmente per innescare azioni riprovevoli. L’autore, insomma, ha scritto una storia in cui chi pensa e parla male, non può che agire male sia nei confronti di se stesso che delle persone (e degli animali) che gli stanno intorno. Tra l’altro si tratta forse del romanzo di Dahl in cui le illustrazioni di Quentin Blake sono maggiormente integrate con la narrazione, che contrappuntano ed amplificano visivamente. Assolutamente godibile e molto educativo, dato che non si prova la minima empatia con i riprovevoli signori Sporcelli.

Roald Dahl, Gli Sporcelli, Milano, Mondadori, 1994; pp. 110

venerdì 3 marzo 2023

MATILDE, UN CLASSICO DI ROALD DAHL

Nella lunga carriera dello scrittore britannico (ma di origini norvegesi) Roald Dahl (1916-1990) senza dubbio uno titoli più iconici è Matilde, che è divenuto un classico della narrativa per ragazzi accanto ad opere come La fabbrica di cioccolato, Le streghe, Il GGG, tutti puntualmente traslati sul grande schermo. La protagonista del romanzo si chiama Matilde ed è la figlia minore dei signori Dalverme, che come genitori non sono proprio il massimo nei confronti della bambina e in generale sono persone prive di interessi e senza filtri morali di sorta: prima di tutto stravedono dichiaratamente per il fratello maggiore Michele, il padre è un (disonestissimo) venditore di automobili usate mentre la mamma una casalinga sfaccendata che passa i suoi pomeriggi a giocare al bingo. E Matilde? Completamente abbandonata a se stessa fin dalla più tenera età, ben presto scopre di riuscire a fare calcoli elaborati a mente e impara a leggere a soli tre anni iniziando a sfogliare le riviste di casa e l'unico libro presente tra le mura domestiche, una raccolta di ricette culinarie. Curiosamente, pur essendo a tutti gli effetti una bambina prodigio, i genitori di Matilde ne ignorano le qualità intellettuali che, anzi, trovano fastidiosissime, anche perché sono letteralmente ossessionati dallo schermo televisivo (che la piccola di casa invece ignora) e non hanno nessuna intenzione di spendere soldi per acquistarle dei libri. E così Matilde decide di prendere l'iniziativa recandosi da sola alla biblioteca pubblica più vicina, dove in breve tempo legge tutti i libri per l'infanzia per poi seguire i consigli della perplessa bibliotecaria e dedicarsi a romanzi più corposi, come quelli di Charles Dickens. Nel frattempo emergono sempre più contrasti con i genitori, chiusi perentoriamente dai grandi ma puntualmente vendicati dalla bambina, che inizia a usare la sua intelligenza per punire la stupidità degli adulti di casa. Le cose sembrano cambiare quando a cinque anni e mezzo Matilde comincia a frequentare la scuola elementare lasciando esterrefatta con le sue capacità la maestra Dolcemiele fin dal primo giorno. Purtroppo, anche se la giovane maestra è perfettamente consapevole di essere davanti ad una bambina prodigio, la perfida direttrice Spezzindue la pensa in modo diametralmente opposto su Matilde. D’altra parte la donna non ha la vocazione dell’educatrice: ruvida e violenta, non sopporta i suoi piccoli alunni e si diverte e chiuderli in un armadietto pieno di chiodi che ha il minaccioso appellativo di Strozzatoio, a volte si serve dei bambini per allenarsi al lancio del martello, altre ancora li tiene sospesi da terra per le orecchie. A sorpresa davanti alle inaudite e bestiali esplosioni di collera della tirannica direttrice Matilde si infuria scoprendo di essere in possesso di inquietanti poteri telecinetici. Cercherà di darle una mano la timida maestra Dolcemiele, che non riuscirà a evitare di sfogarsi con la sua allieva speciale riguardo la sua triste storia personale. Come andrà a finire? Riuscirà Matilde a dare il fatto suo alla tremenda dirigente scolastica? E i suoi genitori finalmente inizieranno a capirla? Matilde sarà capace di aiutare la sua dolcissima maestra? Interessanti interrogativi che Roald Dahl scioglierà nel sorprendente finale. Matilde è un originale romanzo di formazione per ragazzi su una bambina precoce e iperdotata che cerca di superare le anguste limitazioni culturali della gretta famiglia d'origine che vorrebbe semplicemente soffocare le qualità della piccola protagonista, troppo sveglia e piena di domande per la limitatezza dei suoi genitori, troppo interessata ai libri e alla cultura per gli orizzonti ristretti degli adulti di casa, che come valori hanno il denaro, le sitcom televisive e il bingo. In tralice il romanzo affronta una serie di tematiche con apparente leggerezza: il superamento del background svantaggiato in cui la piccola protagonista ha avuto la sfortuna di crescere, il contrasto tra un insegnamento empatico e una scuola autoritaria, l’intelligenza e la sensibilità opposte all’ottusità e alla prepotenza, lo scavalcamento degli stereotipi di genere a cui Matilde rifiuta di adeguarsi. Un romanzo bellissimo e molto divertente. Corredano il volume le godibili illustrazioni di Quentin Blake.

Roald Dahl, Matilde, Firenze, Salani, 1998; pp. 223

OPEN: LA STORIA DI ANDRE AGASSI

Lui è Andre Agassi da Las Vegas, classe 1970, uno dei talenti più cristallini che abbiano mai giocato su un campo di tennis, uno sportivo ch...