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sabato 21 novembre 2020

SKELLIG, UN “ANGELO” CHE NON TI ASPETTI

Si tratta del tardivo romanzo d’esordio dello scrittore inglese David Almond, classe 1951, un libro pubblicato nel 1998 e divenuto a sorpresa un bestseller della narrativa per ragazzi, premiato con un nugolo di riconoscimenti internazionali. A conferma del grande successo riscosso da Skellig basti pensare che da questo romanzo è stato tratto un adattamento teatrale, un’opera lirica e un film per la TV interpretato da Tim Roth. La storia in sé è semplice e quotidiana, ma davvero molto suggestiva: ne è protagonista un ragazzino, Michael, che sta vivendo un momento decisamente problematico della sua giovane vita. La sua famiglia si è trasferita in una casa prima appartenente a un vecchio e necessita di una ristrutturazione totale, e di recente è arrivata una sorellina nata prematuramente, sospesa tra la vita e la morte, e dunque costretta a lunghe degenze ospedaliere. In tale contesto Michael si ritrova nel cadente garage della sua nuova casa e vi scopre, tra la polvere e gli insetti morti, una strana creatura rispondente al nome di Skellig: è scontroso, sembra una via di mezzo tra un uomo e un uccello, ha bisogno di aspirine per combattere l’artrite che lo opprime, chiede di continuo cibo cinese e birra scura, che lui definisce il nettare degli dei. La sua figura inquietante e misteriosa catturerà ben presto l’attenzione di Michael, ma resterà sempre evanescente, enigmatica, sfumata. L’indecifrabile natura di Skellig sarà confermata e puntualizzata come angelica anche da Mina, la figlia della vicina della porta accanto, una ragazzina molto particolare con cui Michael stringerà subito un singolare rapporto d’amicizia, anche se il ragazzo è spesso spiazzato dal fatto che Mina non va a scuola ma è seguita direttamente dalla madre, che le propone un’educazione poco scolastica e molto alternativa, dove spiccano le poesie di William Blake, inquietanti e misteriose, come da copione. Skellig cattura l'attenzione del lettore fin dalle prime pagine attraverso la prospettiva dal basso del piccolo protagonista, che in un momento davvero particolare e difficile della sua vita finisce per ritrovarsi in una situazione indecifrabile e misteriosa, di quelle che ti cambiano la vita, insomma... e noi lettori non potremo che restare con lui per vedere come va a finire. Una gran bella storia, insomma, stranissimo e al contempo intrigante. 

David Almond, Skellig, Milano, Salani, 2009; pp. 151


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