lunedì 12 ottobre 2020

NARRATIVA PER RAGAZZI? SÌ, GRAZIE!

Come si fa a riempire uno spazio virtuale? Secondo un progetto, o magari a caso? Nella mia esperienza di docente interessato a promuovere la lettura e la scrittura ho sempre cercato di utilizzare le riviste online sostanzialmente per pubblicare gli articoli degli studenti del mio laboratorio di giornalismo e scrittura creativa, un progetto che mi ha sempre accompagnato in ogni scuola in cui sono passato. Solo occasionalmente ho inserito qualcosa di mio a livello didattico, in occasioni eccezionali qualche articolo che aveva senso pubblicare, e che magari avevo scritto prima in qualità di giornalista. La possibilità di un blog personale l'ho sperimentata anni fa sul portale Alboscuole, su cui ho pubblicato oltre un centinaio di recensioni di libri di narrativa: purtroppo quel portale ha subito un restyling e il mio blog è sparito, ma l'esperienza mi sembrava troppo intrigante per non continuare ad utilizzarla funzionalmente ad uno dei progetti che più mi sta a cuore come professore di lettere: l'educazione alla lettura. E così ho rifondato il mio blog, e ho deciso di chiamarlo "L'albero". Avrei potuto chiamarlo "Promozione della lettura", ma non sarebbe stata una definizione calzante, anche perché in questo spazio ho intenzione di pubblicare anche altri materiali che uso in classe, come mie schede informative dei cineforum o quello che mi verrà in mente di scrivere in futuro: e questo serve a spiegare il sottotitolo "Narrativa per ragazzi, classici & altre meraviglie". 

In ogni caso in questo blog pubblicherò soprattutto recensioni di libri, ed in particolare di libri di narrativa per ragazzi e classici adatti agli adolescenti. Gran parte dei titoli con cui da anni tento di 'agganciare' i neofiti della lettura, provando a instillare in loro la passione forse più bella, si possono a buon diritto stringere nella formula "narrativa per ragazzi" o, meglio ancora, "letteratura per ragazzi": stando a Wikipedia con questa espressione vengono indicate opere letterarie concepite per la lettura da parte dei ragazzi, ritenute adatte ai minori da parte di autorità riconosciute come competenti o notoriamente apprezzate dai ragazzi. Queste sono tre definizioni accettabili ma non sono le uniche, perché l'espressione "letteratura per ragazzi" si riferisce in generale a opere e generi letterari ritenuti adatti a un pubblico di bambini o ragazzi, talvolta anche in controtendenza con i desideri degli scrittori: basti pensare in tal senso a classici non rivolti ai ragazzi (ma poi molto apprezzati proprio dalle generazioni più giovani) come Le avventure di Huckleberry Finn di Mark Twain, tanto per fare un esempio. 

Va da sé che dietro l'etichetta "narrativa per ragazzi" possono nascondersi libri appartenenti ai generi letterari più svariati ma comunque indicati per lettori giovani e giovanissimi. Potremmo citare romanzi di formazione come Oliver Twist di Charles Dickens, fantasy come Le cronache di Narmia di C. S. Lewis, fiabe come il GGG di Roald Dahl, horror come la famigerata saga di Twilight di Stephenie Meyer o infine romanzi d'avventura come Il giro del mondo in ottanta giorni di Jules Verne e L'isola del tesoro di Robert Louis Stevenson, che l'autore scozzese scrisse per il figliastro Lloyd Osbourne. In particolare il libro di Stevenson – che dall'infanzia continua a essere il mio libro preferito – mi ha dimostrato che anche i libri per ragazzi possono essere dei capolavori o diventare classici che non hanno mai finito di dire quel che hanno da dire, secondo l’efficace definizione di Italo Calvino – e sarà anche per questo che continuo periodicamente a rileggermi L’isola del tesoro, sempre con grande piacere –. Comunque sia, indipendentemente dal genere, negli ultimi anni la narrativa per ragazzi mi ha consentito di catturare l'attenzione di molti dei miei studenti, che hanno cominciato a leggere, condizione preliminare anche per migliorare il proprio lessico e scrivere in modo sempre più corretto. Spesso in classe l'ora più felice della settimana è stata quella dedicata alla lettura di classici come La Divina Commedia di Dante Alighieri o Le avventure di Tom Sawyer di Mark Twain, opere diversissime ma comunque molto piacevoli da leggere. Col tempo poi ho preso l'abitudine di proporre un libro a settimana nella mia ultima ora della settimana, niente di trascendentale, ma con un trucco incorporato: dopo aver presentato il libro e letto l'incipit o un passo scelto, ho sempre chiuso le pagine sul più bello, per innescare la voglia di leggere. Considerando che in tre anni con questo giochino si possono proporre cento libri per altrettanti consigli, mi piace pensare che ogni volta i due o tre lettori forti che si dichiarano tali in una classe poi finiscano per lievitare un po', incrociando le dita...

Negli ultimi anni inoltre mi è capitato anche di ricoprire il ruolo di bibliotecario della scuola, una posizione che mi ha consentito di proporre libri a getto continuo ai ragazzi di tutte le classi, con il problema aggiuntivo di rinfoltire periodicamente il parco titoli della biblioteca scolastica senza avere fondi a disposizione (ma questa è un’altra storia). Avere un libro da leggere (quasi) obbligatoriamente a cadenza mensile talvolta induce nei ragazzi la metamorfosi in lettori e spesso innesca, per fortuna, scambi di opinioni (oltre alla scheda di lettura da produrre obbligatoriamente) sui libri 'consumati' per l'occasione. E col passare degli anni, talvolta le classi sanno sorprenderti, e capita che siano gli studenti a proporti titoli che puoi decidere di provare sulla tua pelle da docente responsabile, a costo di infliggerti qualche volta libri davvero poco ‘digeribili’. Ma è comunque bellissimo quando è la tua classe a proporti un romanzo che valeva davvero la pena leggere, o anche di cui si poteva fare a meno, ma che ci consente di condividere un interesse della generazione con cui abbiamo a che fare per svariate ore ogni giorno della settimana. Ne vale proprio la pena, e perciò tenterò di restituire il favore (e offrire, spero, salutari spunti di lettura) utilizzando questo blog per segnalare libri buoni o soltanto leggibili, ma comunque per ragazzi...


 


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