sabato 11 ottobre 2025

NELL’ULTIMO PAULSEN SOFFIA IL VENTO DEL NORD

Cominciamo col dire che si tratta dell’ultimo romanzo del grande Gary Paulsen, uno che è stato nella sua lunga ed avventurosa vita tra gli indiscussi maestri della narrativa per ragazzi contemporanea, con qualcosa come duecento libri scritti in carriera (spesso vincitori di prestigiosi premi): già questo dettaglio basterebbe a consigliarne la lettura, ma fin dalle primi pagine salta all’occhio che non si tratterebbe di un doveroso tributo a un romanziere dallo stile a pronta presa… Vento del Nord è al contrario l’ennesima meraviglia di uno scrittore che ha sempre dialogato a tu per tu con l’avventura con la A maiuscola. E stavolta è un’avventura di quelle veramente inquietanti ed estreme: siamo in un passato imprecisato del Nord del mondo, in un non meglio specificato villaggio di pescatori, e dal mare arriva una contagiosa malattia, in un giorno particolarmente sventurato per quella disgraziata comunità, che comincia implacabilmente a morire dalla comparsa dei primi sintomi. Alla fine per salvarsi se ne va un ragazzino, Leif, un umile topo di nave, senza famiglia, un diseredato, trattato male da tutti, su una canoa che condivide col fratellino Carl. A un certo punto, fuggendo via senza sapere dove, seguendo semplicemente il vento, Leif perde anche lui, resta disperatamente solo e col peso crescente sulle spalle di avere le ore contate egli stesso. Invece sopravvive e continua a dirigersi a Nord, sempre in solitudine, eccettuando gli incontri (talvolta potenzialmente letali) con animali dalla natura (volontariamente o non) predatrice, come orsi, balene, orche e rapaci. Talvolta lo sfortunatissimo protagonista cerca anche di costruire qualcosa che poi puntualmente finisce per perdere per le cause più diverse, trovandosi in una situazione addirittura peggiore rispetto a quella, già disastrosa, di partenza, ma continua imperterrito a cercare di sopravvivere e, nel farlo, un giorno dopo l’altro matura e alla fine del viaggio forse riesce anche nell’impresa più eccezionale per un ragazzo giovane e inesperto come lui: trovare se stesso. E noi lettori siamo sempre lì, nascosti dall’altra parte della pagina, a condividere quello che lui sta vivendo, e forse a crescere un po’ insieme a lui. Un bellissimo romanzo di formazione con un soggetto semplice quanto originale. E la tristezza aumenta quando si arriva all’ultima pagina di Vento del Nord con l’animo scosso da questa tardiva gemma letteraria. Per la triste consapevolezza che purtroppo stavolta si tratta proprio dell’ultima, maledizione…

Gary Paulsen, Vento del Nord, Milano, Piemme, 2022; pp. 188

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