S'intitola In arte Eularia ed è un romanzo per ragazzi incentrato su una delle attrici più affascinanti della Commedia dell'Arte, Orsola Cortesi, vissuta a cavallo tra il XVII e il XVIII secolo e nota al pubblico col nome d'arte di Eularia: l'autrice, Caterina Nencetti, è una giovane insegnante di Lettere di una scuola secondaria di primo grado della provincia di Firenze e per il suo romanzo d'esordio ha attinto a piene mani dai suoi studi come ricercatrice in Storia del teatro e dello spettacolo, oltre che alla sua esperienza in laboratori teatrali rivolti a giovani e adulti. La storia prende avvio in un fresco pomeriggio di primavera del 1718, nel convento di Montargis, e ci fa conoscere Eularia, l'anziana madre di una delle suore del posto, che si scopre all'improvviso incapace di capire il francese in seguito ai postumi di una brutta caduta. Poi, col primo capitolo, saltiamo a piè pari ai giorni nostri, in quel di Cento di Budrio, nelle campagne bolognesi, in un giorno qualunque di dicembre, quando la più coraggiosa di un gruppo di ragazzini sfida gli altri a seguirla in una casa abbandonata in mezzo al nulla che ha una brutta fama e che tutti ritengono infestata dagli spiriti: la segue soltanto il suo amico del cuore, facendosi coraggio. Nell'immancabile casa stregata non ci sono fantasmi, però i due ragazzi, Chloé e Duccio, trovano lo stesso qualcosa... Scopriremo più avanti che si tratta di uno strano bauletto piuttosto complicato da aprire: quando succederà, con loro ci troveremo immersi tra le pagine di un antico manoscritto, un diario che fin dall'inizio esorta eventuali lettori a non dedicare attenzione a queste pagine "se non sono disposti a farle vivere". Con un inizio così misterioso, va da sé che i due ragazzi non potranno che andare avanti, scoprendo che l'autrice in arte è nota come Eularia ma per l'anagrafe si chiama Orsola ed è nata nel lontano 1638. Da qui il romanzo si sviluppa in continua alternanza tra le giornate a scuola e in famiglia dei due ragazzi - che frequentano la terza media e hanno una prof di Italiano che si chiama Broccoletti ed è pure appassionata di teatro - e le schegge autobiografiche di Eularia, che i due giovani lettori potranno leggere solo nei momenti liberi da compiti e impegni vari, con la promessa di sfogliare quelle pagine sempre rigorosamente in coppia. Solo alla fine, ovviamente, potremo scoprire con i due giovanissimi protagonisti il senso di quello strano divieto iniziale, sulle orme dell'avventurosa vita di una delle attrici più apprezzate della Commedia dell'Arte, sia in patria che Oltralpe, tra l'esordio sul palcoscenico, i successi, gli amori, le sorprese e le illusioni. In arte Eularia è un intrigante romanzo per ragazzi che funziona per due livelli narrativi, alternando le 'normali' vite di due studenti di terza media amici per la pelle - con l'immancabile esame che incombe a fine anno scolastico - e le pagine di vita vissuta di una donna che ha segnato il teatro del proprio tempo e vissuto le classiche nove vite. La suspense per lo scioglimento del mistero, neanche a dirlo, regge fino alla fine della storia. A contrappuntare siffatto plot figurano anche degli intriganti squarci di vita scolastica, come alcune drammatizzazioni che sembrano nate tra i banchi di una vera classe. Assolutamente da leggere.
Caterina Nencetti, In arte Eularia, Signa (FI), Masso delle Fate, 2024; pp. 209