Natale in
giallo è una di quelle raccolte che
trasformano il periodo delle feste in un intrigante laboratorio di suspense, mostrando come il Natale — con
la sua tradizionale aura di calore e convivialità — possa al tempo stesso
offrire un terreno fertile per ombre, enigmi e colpi di scena. Queste antologie
a tema, infatti, quando ben assemblate, non sono solo un mero espediente
editoriale, ma un modo per esplorare l’ambivalenza delle feste: la gioia
condivisa che si intreccia con desideri più oscuri, tensioni mai confessate e
misteri nascosti che aspettano di emergere proprio mentre tutto sembra
sfavillare intorno. In Natale in giallo
il filo rosso non è tanto il crimine in sé, quanto la frattura tra l’ideale
collettivo di Natale e la compresenza di inquietudine e ironia che serpeggia
nell'ambientazione festiva stessa. La raccolta assortisce dieci racconti di
autori anglosassoni e statunitensi vissuti tra l’Ottocento e il primo
Novecento, ciascuno con la propria declinazione del mistero natalizio: Meredith
Nicholson, Damon Runyon, E. W. Hornung, Thomas Hardy, Robert Louis Stevenson,
Arthur Conan Doyle, Ethel Lina White, Amelia B. Edwards, Saki e Francis Scott
Fitzgerald. In questo mosaico di stili e sensibilità
emergono storie che mutano il Natale in occasione di riflessione, ironia e,
ovviamente, suspense. Saki con I lupi di
Cernogratz offre un racconto dall’atmosfera gotica e quasi sovrannaturale
in cui, nell'inquietante ambientazione in un maniero perso tra i boschi, prende
forma la sottile beffa finale di un narratore che sembra divertirsi a
sovvertire le nostre aspettative sulla bontà delle feste. Il grande Robert
Louis Stevenson si confronta invece con l'amato tema del doppio in Markheim, un racconto che esamina la
natura morale di chi compie un crimine in un giorno sacro. Stevenson, maestro
dell’analisi psicologica e della tensione morale, conduce il lettore attraverso
riflessioni intime e inquietanti: il Natale qui è al contempo specchio e
giudice dell’anima. Nel solco della tradizione di Sherlock Holmes, Arthur Conan
Doyle propone L’avventura del carbonchio
azzurro, uno dei suoi racconti più celebri. Qui il Natale è il contesto
(bizzarro e frizzante) in cui Holmes e Watson risolvono un caso che parte da un
cappello trovato assieme a un’oca e approda alla scoperta del prezioso gioiello
scomparso. Conan Doyle gioca con l’umorismo e l’ingegno deduttivo, mostrando
come persino una festa di doni e relazioni familiari possa nascondere un
intrigo ben costruito. Francis Scott Fitzgerald, infine, sorprende
con L’augurio natalizio di Pat Hobby,
in cui l’eleganza malinconica dello scrittore americano si intreccia con
un’ironia sottile: il protagonista, un vecchio sceneggiatore hollywoodiano,
incarna la fragilità umana sospesa tra ricordi di successi passati e le speranze
ferite del presente. Anche qui, il Natale non è solo una festa tradizionale ma
l'occasione di bilanci e di piccole, amare rivelazioni sul desiderio umano di
riscatto e di riconoscimento. Oltre ai quattro racconti citati, la raccolta
include altri testi che meritano una menzione: Meredith Nicholson con Un Babbo Natale a rovescio, dove
tradizione e paradosso si giocano in una trama divertente e sorprendente; Damon
Runyon con Il Natale di Ballerino Dan,
che regala un ritratto umoristico e insieme toccante della piccola malavita
newyorkese durante le feste; e Ethel Lina White con Statue di cera, un perfetto esempio di giallo psicologico che
utilizza l’ambientazione inusuale per intensificare la suspense. Questa antologia, con la sua varietà di voci,
tempi e approcci, dimostra come il Natale possa essere un tema narrativo
curiosamente fertile: non solo per il suo carico di simboli, ma perché
costringe ogni autore a interrogarsi sulle contraddizioni umane che emergono
quando il tempo del dono si fonde con quello dell’incertezza. In un equilibrio
che alterna leggerezza e profondità, ironia e vertigine, Natale in giallo è dunque una proposta che va oltre il semplice
piacere della lettura stagionale: è un invito a vedere le feste con occhi
nuovi, più curiosi e meno buonisti.
AA.VV., Natale in giallo, Torino, Einaudi, 2020;
pp. 239

Nessun commento:
Posta un commento