Questa antologia in due volumi raccoglie i racconti più
rappresentativi della carriera del grande Isaac Asimov (1920-1992) –
universalmente riconosciuto come il nume indiscusso della narrativa fantascientifica
– selezionati e presentati da lui medesimo. Il meglio di Asimov complessivamente assortisce dodici racconti di varie
misure partendo da Naufragio, il primo
racconto che l’autore diciottenne riuscì a pubblicare (il terzo che aveva scritto fino ad allora), per arrivare a Immagine speculare, che è l’unico
racconto breve di cui sono protagonisti due tra i personaggi più celebri della
narrativa asimoviana, Elijah Baley e Daneel Olivaw, rispolverati dall’autore
americano per gli appassionati che gli chiedevano a gran voce un nuovo romanzo
dedicato ai due. In mezzo a questi due estremi cronologici il lettore curioso potrà trovare
varie chicche della corposa produzione di narrativa breve di Asimov, come Notturno, che alcuni ritengono la
miglior storia di fantascienza mai scritta e che narra di un pianeta sempre
illuminato da vari soli ma finito per la prima volta nelle tenebre, oppure Chissà come si divertivano,
un brevissimo racconto sulla scuola contemporanea vista dalla prospettiva di
due ragazzini del futuro – scritto da Asimov su richiesta per un amico e poi sorprendentemente divenuto
di grande successo –, o ancora L’ultima
domanda, che ha il pregio di essere il racconto preferito dell’autore, che scrisse
di getto e senza necessità di correzioni questa strana storia sull’entropia con
un sorprendente finale a sorpresa. Insomma, si tratta di un‘antologia ideale
per addentrarsi nella narrativa di Asimov, sebbene la scelta di non attingere
ad altre precedenti raccolte – prima tra tutte la celeberrima Io, robot – finisca per sminuire l’ottica
denunciata dal titolo. Non a caso l’autore stesso introducendo questi due
volumi si chiedeva con fare sornione chi mai avrebbe comprato una raccolta di “racconti
abbastanza buoni e piuttosto rappresentativi di Isaac Asimov” se il titolo
fosse stato questo… In ogni caso, vale assolutamente la pena di leggerla, questo
è sicuro.
Isaac Asimov, Il
meglio di Asimov, Milano, Mondadori, 1978; 2 voll.; pp. 238 e 205
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